E adesso che cosa ecogiterà Tong Nian dopo che il cugino le ha fatto saltare il piano per conoscere l’uomo misterioso?
capitolo 2
Dopo che Tong Nian tornò dietro al bancone, digrignando i denti per la rabbia, si rimise a testa bassa a lavorare, facendo la lista di tutto quello che aveva portato al cliente, e sommando e sottraendo, si rese conto che non avrebbe guadagnato nemmeno un fen per Jiyou.
La mano di “Latte di Soia[1]” Jiyou si allungò tremante di paura verso quella banconota da 50 yuan mentre guardava Tong Nian con occhi impauriti, dopodiché la ritrasse: “Avevo paura ti facessi ingannare, e stavo sondando lo zio[2] per capire se fosse un poveraccio. La mia famiglia ha aperto questo Internet Cafè, e conosciamo molto bene gli uomini che vengono a giocare la notte, la maggior parte di queste persone vive una vita insoddisfatta. Al massimo questo zio ha un aspetto leggermente migliore.” Mentre parlava, guardava di soppiatto la figura di spalle dell’uomo, e sovrappensiero ripeté: “E solo un pochettino più bello…”
Tong Nian continuò a contare.
“Non ignorarmi, calamaretto Juju[3]? Calamaretto gigante? Stanzetta segreta? Pesciolone? Calamarettino?” Jiyou l’aveva chiamata con ogni tipo di nomignolo, ma lei continuava a non degnarlo di uno sguardo, finché alla fine implorò pietà: “Ti aiuterò, ti aiuterò.”
“Davvero?” Tong Nian alzò immediatamente la testa mentre gli angoli dei suoi occhi si sollevarono in un ampio sorriso.
“Gli regaliamo una settimana di pacchetto notturno? Oppure gli diciamo che ha vinto una lotteria? No, il pacchetto notturno non va bene, forse sarebbe meglio una settimana gratuita, se avesse del tempo libero potrebbe venire quando vuole.” Latte di Soia le parlava con il cuore sanguinante.
Tong Nian ebbe un lampo d’ispirazione: “Idea!” Dopodiché senza proferire parola fece un cenno “Vai.”
“Sempre io?” Jiyou era sbalordito.
“E poi…” Tong Nian riflettè un attimo, e sottovoce gli disse: “Digli che è per una lotteria istantanea, deve solo usare WeChat e scansionare il QR code dell’Internet Cafè, così potrà partecipare. Tira fuori le abilità da venditore che hai imparato dopo i due mesi di lavaggio del cervello che ti hanno fatto in quell’azienda con meccanismo piramidale.”
“… il nostro Internet Cafè non ha un profilo WeChat pubblico.”
Tong Nian abbassò la testa per guardare il suo cellulare, e dopo una lotta interiore durata due secondi e mezzo, decise di cambiare il nome al suo WeChat, e glielo consegnò: “Usa il mio WeChat”. Sul cellulare il suo WeChat era cambiato improvvisamente in: “questa notte siamo destinati”.
Proprio come il cartellone appeso fuori dall’Internet Cafè: “questa notte sei destinato all’Internet Cafè”.
Latte di Soia comprendendo bene cosa avesse in mente, inquieto come Tantalo[4], prese il cellulare ed andò a commettere l’inganno.
Alla fine… in quella notte profonda, al WeChat di Tong Nian accaddero due cose importanti. La prima fu quella di aggiungere un uomo chiamato “gn”, e la seconda fu che i numerosi fans del suo WeChat esplosero completamente. Non potevano credere che la loro fredda e distaccata “pesciolina della stanza segreta[5]” inaspettatamente ed improvvisamente avesse cambiato il suo nome in “questa notte siamo destinati” … Juju era stata hackerata!
Dentro di sé soffriva, ma lasciò credere che fosse stata hackerata non rispondendo a nessun messaggio. Rimase a fissare quell’account appena aggiunto con uno sciocco sorrisetto sul volto.
Era stato talmente semplice che non sembrava nemmeno vero…
Si mise a guardare per mezzo minuto quell’immagine scura della foto profilo senza capire cosa fosse dopodiché, facendo molta attenzione, aprì la cerchia degli amici.
Beh?
A parte inoltrare post sui giochi, non c’era niente? Per una famosa cantante otaku che sapeva giocare solo a Lianliankan[6], e che aveva perso innumerevoli volte, quei post potevano considerarsi al pari di un testo antico.
Ancor più deprimente era che… “Latte di Soia, nei giochi fai cagare vero?”
“Certo!” Latte di Soia si mise a sorridere senza alcun segno di vergogna “Che merda, che merda, sei la più grande merda di tutta la storia!”
Lasciamo perdere, domani cercherò qualcuno che ci capisca qualcosa…
Alle due di notte, Latte di Soia stanco si addormentò.
Nell’Internet Cafè, tutti indossavano le cuffiette per cui era molto silenzioso, c’era solo lo zio di mezza età che stava video-chattando, e rideva contento con l’altra persona… Mentre lei… anche lei era assonnata e sosteneva la sua testa con la mano appoggiata sotto il mento. Tra le dita dell’altra mano teneva una matita con cui scarabocchiava su un foglio. Le sue abilità di disegnatrice non erano paragonabili a quelle di cantante otaku, non riusciva nemmeno a rendere bello il profilo della sua schiena.
Quando ne avrai l’opportunità dovrai esercitarti bene.
Pensò silenziosamente.
Improvvisamente, l’uomo si alzò in piedi.
Tong Nian fece subito scivolare di soppiatto il foglio sotto il braccio.
L’uomo prese il soprabito e si incamminò verso di lei. Il suo battito si fece veloce, abbassò lo sguardo, e vide i suoi pantaloni color cachi ed un paio di scarpe da ginnastica nere avvicinarsi: un passo, due passi, tre passi…
Non va bene, non va bene, muoviti, respira. Tong Nian, fatti forza, assumi un’espressione normale, e tieni gli occhi fermi!
Cosa? Perché sta andando direttamente alla porta?
“Tu… tu… non avevi fatto il pacchetto notturno?” Lo seguì mentre usciva dalla porta e tutto d’un fiato aggiunse “Sono… sono appena passate le due.” Non aveva tempo per guardare l’orologio, non si sbagliava, vero? Erano solo le due? Perché se ne doveva andare così presto?
Gun fermò i suoi passi, e si voltò.
I suoi capelli ricadevano disordinati sulla fronte, probabilmente quando poco fa si era sentito assonnato, doveva aver usato le mani per smuoverli casualmente. Il suo sguardo era brillante e aveva il potere di penetrarti nel cuore. In quel momento, non sa se perché fosse stanco, o se troppo pigro per affrontarla, la sua espressione rimase piuttosto indifferente, non permettendo agli altri di capire cosa avrebbe fatto.
“Sono le due?” Sembrava quasi che si fosse appena reso conto dell’ora, inarcò le sopracciglia, e disse tra sé e sé “E non è tardi se sono le due?”
“Sì, sì hai ragione” Cosa? Che cosa ho detto… Immediatamente si ricompose, e buttò fuori quello che si era ripetuta innumerevoli volte “Questo è il tuo resto, e complimenti per la tua vincita alla lotteria, ti aspettiamo per la prossimo volta.”
Le porse i suoi ventidue yuan[7] e cinquanta, e ovviamente il buono per la volta successiva.
“La prossima volta? Sei sempre qui fino a tardi?”
“Eh?”
Allora lui è…
Nel cuore di Tong Nian si accese una flebile fiammella di speranza, respirò profondamente, e in un attimo divenne tutta rossa.
Dopo che la ragazzina recitò quelle parole davanti ai suoi occhi, non poté non pensare che forse le stava mettendo pressione.
Lanciò uno sguardo veloce al “fidanzato” della ragazza che dormiva abbarbicato in un angolo.
La prossima frase che avrebbe voluto dire sarebbe stata: “Ragazzina è pericoloso stare in un internet cafè a notte fonda”, ma guardando l’espressione della ragazza in quel momento, non avrebbe potuto pensare che la cattiva persona “pericolosa” fosse proprio lui?
Di conseguenza Gun, dopo essersi schiarito la voce, fece del proprio meglio per mostrarsi innocuo ed accondiscendente, e con un sorriso piacevole le disse: “Non aver paura, stavo chiedendo per caso.”
Dopodiché, lasciò lì il resto e uscì dalla porta.
Aspetta… aspetta…
Davvero… non importa… chiedi pure…
Guardò la porta che continuava a tremava per richiudersi completamente, mentre in tutto il suo corpo la frustrazione risaliva come la marea.
All’alba Gun si alzò dal divano svegliato dallo scalpiccio dei passi e dal chiacchiericcio fuori della porta. Dopodiché abbassò nuovamente la testa cercando di svegliarsi completamente. Mezz’ora dopo… capì di avere mal di testa.
Era come se… quella mattina avesse fatto una faticosa arrampicata. Riprese piano piano conoscenza, tornò in sé stesso, e si alzò lentamente. Prese in mano la maniglia della porta, la abbassò, la aprì ed uscì fuori.
Nello stesso momento, prese una caramella dalla tasca dei suoi pantaloni, la scartò, la prese tra i denti, e mentre camminava lentamente, lentamente la mangiò.
Davanti ai suoi occhi, stavano correndo avanti e indietro dei ragazzotti, tutti con indosso la divisa sportiva del club, i cui colori rosso bianco alternati erano in realtà piuttosto brutti. Ma non c’era alternativa, erano i colori imposti dallo sponsor.
Era rimasto addormentato per il settanta per cento del suo cervello e sveglio per il trenta, e sul suo bel viso raggiante c’era chiaramente scritto: non disturbare.
Peccato, c’è sempre qualcuno che non capisce…
“Ehy? Capo? Dove sei andato ieri sera?”
“C’è qualcosa?” i suoi occhi si aprirono con riluttanza, e guardarono nella direzione da cui proveniva la voce.
“No…” l’altro si morse le labbra, si voltò e scappò via.
“Se c’è qualcosa dillo” Lo afferrò, gli si parò davanti e mentre sul suo viso apparvero due leggere fossette disse “Non ti ho mai mangiato.”
[1] Latte di Soia è il soprannome del cugino di Tong Nian che di nome fa Jiyou
[2] Termine che in Cina viene usato per indicare un uomo di una generazione più vecchio rispetto a chi parla
[3] Juju è uno dei soprannomi in rete che usa Tong Nian
[4] Personaggio della mitologia greca che venne punito immerso in acqua senza poter bere, ed a poca distanza da degli alberi da frutto ma senza poterli mangiare
[5] All’interno del nome cinese vi sono particelle giapponesi che fanno riferimento alla cultura otaku
[6] Un gioco semplice in cui si devono allineare due oggetti aventi delle similitudini
[7] Lo yuan è la valuta cinese, corrisponde al nostro euro
Questa è la mia personale traduzione del secondo capitolo dell’opera di Mobao Feibao. Spero sia piaciuta 🙂
Attendo i vostri commenti qui sotto!
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