Quel sottile masochismo di chi ama i drama in costume cinesi

I drama in costume cinesi sono stupendi. Le ambientazioni, gli abiti, gli arredi ed i corredi a riproporci le epoche imperiali in un misto fantasy, attirano il nostro animo più romantico ma anche un po’ quello più masochistico

Chi si avvicina ai drama cinesi, viene spesso attratto dai drama in costume che ci presentano la vita tra i palazzi reali delle antiche dinastie cinesi. Ai personaggi storici spesso si affiancano o si sostituiscono personaggi fantasy che di quei periodi ci ripropongon abiti, arredi, corredi, usanze. I luoghi, ad eccezione dei palazzi di Hengdian (la Cinecittà cinese per eccellenza), sono sempre molto naturali e scelti tra le infinite possibilità che un territorio così ampio come quello cinese offre. I personaggi di fantasia colgono da un ampio mondo di mitologici imperatori e figure fantastiche. Molto, del patrimonio culturale cinese di questi antichi miti, è andato perso nella notte dei tempi, ma qualcosa ci è giunto, ed unito alla fantasia degli autori dei romanzi da cui i drama spesso sono tratti, ci si apre un mondo fatto di esseri immortali e demoni, dove i princìpi (plurale di principio) delle più antiche filosofie cinesi si mescolano.

Dobbiamo ammettere che siamo delle inguaribili romantiche a cui piace vedere le principesse avvolte nei loro splendidi abiti, innamorarsi e far innamorare i principi (questa volta plurale di principe). Tra l’altro principesse, che sono tutto fuorché deboli di carattere. Donne che sanno amare e che, se non sanno combattere praticando le arti marziali, sanno combattere col cervello per difendersi dagli intrighi di palazzo e dalle difficoltà che le altre donne dell’harem e gli antagoisti maschili gli pongono per allontanarle dall’amato. Ci piace vederle cavalcare e correre in difesa dell’amato, ma ci piace anche quando l’amato le difende spada tratta. E poco ci importa se all’inizio l’amato è un fetente freddo e senza cuore, perché quando si innamora di loro, le ama senza nessuna condizione, e le ama fino alla morte.

E qui arrivano le note dolenti, perché, a meno che siamo straordinariamente fortunate, sappiamo che “l’happy ending” è solo un miraggio per questi drama, un’utopia raramente realizzabile. E anche quando fosse che la coppia principale resiste fino al termine del drama, sarà la coppia secondaria a perire, o quel particolare personaggioa cui ci eravamo tanto affezionate. Insomma, ammettiamolo, dobbiamo essere un po’ masochiste per amare questo genere di drama. Ed ogni volta ce li divoriamo fino all’ultima puntata pur sapendo che verseremo amare lacrime.

Eppure appena ne finiamo uno siamo pronte a cominciarne subito un altro, perché che mondo sarebbe senza le nostre principesse cinesi che amano, soffrono, piangono, ridono, e vivono dei fugaci momenti di felicità che la vita offre loro? Forse le amiamo così tanto perché in fondo ci somigliano molto: inguaribili romantiche che vivono di fugaci momenti di felicità sperando in un amore eterno pur sapendo che l’eternità non appartiene a questa vita. Ma la Luna è là immobile nel cielo a ricordarci che forse l’eternità esiste per davvero.

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