Ecco il primo capitolo del mini-drama “Circle of love” uscito all’inizio dell’estate del 2023. Il romanzo pare partire dal finale quindi contiene SPOILER. Inoltre i nomi dei protagonisti sono diversi dal drama.

capitolo 1 – per lei ha compiuto il massacro, per lei ha compiuto il sacrificio

Un dolore.

Un dolore soffocante.

Wen Xueqing aprì gli occhi, e sentì in tutto il corpo un dolore lancinante come se gli avessero strappato le carni pezzo per pezzo.

Con un’espressione di totale smarrimento guardò gli oggetti squisiti ed eleganti davanti a lei, finché i suoi bellissimi occhi si bloccarono.

Il paravento color smeraldo, il mobile da toeletta in stile ricercato, il fonografo moderno, il letto Xiangfei[1] di color indaco sotto la finestra coi vetri di conchiglia[2]… la stanza che le appariva davanti ai suoi occhi le era così familiare.

Quella era Wangqingju[3].

Huo Yuancheng, il giovane leader militare[4] dell’esercito Fengjun[5], aveva costruito per lei quella casa in stile occidentale curandola nei minimi dettagli. In quel momento ogni oggetto raro e lussuoso proveniente dai paesi occidentali poteva essere visto ovunque all’interno di Wanqingju dove delicate agate ondeggiavano verso terra e tesori rari ed esotici riempivano ogni angolo. Quella casa era la gabbia dorata che Huo Yuancheng aveva costruito per lei, ma lei si sentiva come un uccellino prigioniero in quella gabbia.

Ma non era morta?

Com’era possibile che fosse di nuovo a Wanqingju?

Eh! Wen Xueqing sorrise amaramente, quello Huo Yuancheng era così prepotente e irragionevole che nonostante fosse morta aveva imprigionato la sua anima in quella casa.

Giusto, il giovane leader Huo prepotente e autoritario come avrebbe potuto darle la libertà? Dal momento in cui si erano incontrati lei era destinata ad essere sua.

“Wen Xueqing, in questa vita, anche se scapperai all’inferno o volerai verso il mondo degli immortali, io non ti lascerò andare, perciò non pensare di scappare di nuovo.”

Huo Yancheng camminò verso di lei. Indossava una divisa militare blu scuro, sul berretto le stellette metalliche a cinque colori[6] emanavano una luce fredda, e sul pavimento gli stivali di pelle nera emettevano un suono cupo.

Mentre avanzava i suoi occhi sottili contornati dalle folte sopracciglia erano socchiusi e la fissavano ferocemente. La sua estrema arroganza era piena della ferocia e della tirannia del grado militare che portava.

Wen Xueqing sentì stringersi lo stomaco.

Era forse ancora viva?

Con gli occhi ricolmi di lacrime incrociò lo sguardo sottile di Huo Yuancheng le cui grandi pupille nere come la pece la facevano rabbrividire come se si fosse trovata immersa in un freddo lago montano.

Come le sembravano reali quegli occhi. Quello sguardo che da sempre l’aveva avvolta durante i suoi peggiori incubi, in un crescendo di emozioni miste a follia, erano impregnati di una luce presuntuosa che le impedivano di fuggire.

Ma adesso lo fissava inebetita dallo stordimento.

Ricordava che l’unica volta che era riuscita a fuggire, era stata quando sua cugina Zhou Junyi l’aveva aiutata.

Era riuscita a lasciare Qingzhou, e a liberarsi dalle sue grinfie.

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Ma non avrebbe mai immaginato che inaspettatamente Zhou Junyi avesse progettato di spedirla nelle mani del rivale politico, il generale Xiao Yue, che l’avrebbe usata appendendo il suo cadavere alle porte della città per costringere Huo Yuancheng ad obbedirgli arrendendosi.

Lo aveva ferito così profondamente che pensava che non si sarebbe mai presentato.

Quando venne calpestata ed umiliata dai soldati dell’esercito Jingyun, vide in maniera indelebile l’uomo che aveva amato per metà della sua vita.

Gu Yancheng.

In quel momento, lui, uomo retto sempre attento sia nelle parole che nelle azioni, abbracciò la vita di Zhou Junyi, e la baciò con quel suo atteggiamento arrogante, non curante degli altri. Subito dopo entrarono nella carrozza impazienti di avvinghiare i loro corpi.

Wen Xueqing cominciò a piangere. Lei che era rimasta distaccata ed indifferente a tutte le umiliazioni subite, adesso piangeva col cuore spezzato.

Alla fine, capì.

Zhou Junyi le disse che Gu Yanchen l’aveva sempre usata per distruggere Huo Yuancheng così da ottenere il sostegno di altri comandanti militari per espandere i commerci della famiglia Gu.

Quello che stava vivendo era un complotto pianificata da tempo.

Fin dall’inizio a Gu Yanchen era sempre piaciuta Zhou Junyi.

Per Gu Yanchen lei era la pedina con cui bloccare il giovane leader militare Huo Yuancheng, e le sue parole d’amore verso di lei, i suoi profondi sentimenti erano solo il mezzo con cui manipolarla.

Lui stava con Zhou Junyi da molto tempo.

Finalmente il complotto di Gu Yanchen ebbe successo e Huo Yuancheng arrivò.

Non potrà mai dimenticare lo sguardo omicida degli occhi penetranti di Huo Yuancheng nell’istante in cui il suo corpo martoriato ed immobile venne appeso alle porte della città.

Uno sguardo privo di essenza vitale e portatore di una fredda luce distruttiva.

Dopodiché lei morì.

Ma la sua anima non si era ancora dispersa. Non sapeva se il motivo fossero le perle di Buddha che Huo Yuancheng indossava sempre, ma era come se la sua anima fosse stata trattenuta in esse.

Mentre guardava la battaglia che Huo Yuancheng stava combattendo alle porte della città, apparve il dio della morte.

A causa sua la città venne massacrata da due occhi assetati di sangue.

Lui sapeva che entrando in città, sarebbe stato disprezzato da migliaia di persone, e accusato di tradimento per aver collaborato col nemico.

Non sarebbe dovuto andare, il fronte di difesa necessitava della sua presenza.

Adesso lui non solo aveva messo in difficoltà la vita di centinaia di migliaia di persone ma aveva anche fatto cadere in mano nemica Qingzhou, portando infamia al suo nome per le generazioni future.

Wen Xueqing sentì un tremendo dolore al cuore, non aveva mai visto uno Huo Yuancheng così folle e assetato di sangue. La sua figura tremendamente magra da cui sporgevano le ossa spigolose faceva provare alle persone un dolore straziante senza motivo.

In mezzo a quella confusione, Huo Yuancheng prese Zhou Junyi e, davanti a Gu Yanchen, la scuoiò viva con le sue stesse mani tagliando crudelmente pezzo per pezzo le sue carni fino a raggiungere le ossa.

Ma sorprendentemente non uccise Gu Yanchen.

Anzi, cercò una decina di contadini forti e rudi che lo portarono in giro per le strade della città, lui un uomo raffinato e bello dal futuro glorioso, come poteva essersi ridotto in quello stato?

Gu Yancheng impazzì.

Le foto che vennero scattate vennero inviate al Giornale del Popolo, con l’ordine di pubblicarle per tutta la settimana successiva.

Inoltre, venne inviato un telegramma a tutto il paese per annunciare che: “Lui, Huo Yancheng è arrivato. È arrivato in un posto dove non sarebbe dovuto venire, e ha fatto delle scelte che hanno danneggiato così gravemente il paese da non poter essere perdonato.”

È una notte di luna calante a Qingzhou e le nuvole nel cielo sembrano appese al suo uncino.

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Huo Yuacheng abbracciò il suo cadavere, e lo ripulì accuratamente centimetro dopo centimetro. Dopo averla ripulita le cambiò l’abito mettendole un qizhuang[7] nuovo di zecca. Voleva donarle un’ultima traccia di decenza.

Huo Yuancheng un uomo così orgoglioso, freddo e altezzoso aveva gli occhi pieni di lacrime.

Le sue dita ruvide tremanti le allacciarono l’abito sul petto, un uomo così arrogante adesso aveva imparato ad essere gentile e premuroso.

Lei sospirò sorridendo.

Eh, la tenerezza di Huo Yuancheng era sempre stata accuratamente nascosta nel suo profondo, in modo che lei potesse vedere solo il suo lato freddo ed insensibile.

L’attuale Huo Yuancheng la abbracciò silenziosamente deponendola nella bara di legno, con uno sguardo folle e possessivo, e per molto molto tempo non si allontanò mai da lei.

“In questa vita, in questo mondo, non potrò più averti con me. Eh, te l’avevo detto, se fossi andata all’inferno o tra gli immortali del cielo, ti avrei seguito.”

Nel momento in cui Huo Yuancheng si puntò la pistola alla tempia, Wen Xueqing venne presa dal panico.

Non voglio!

Gli occhi di Wen Xueqing le bruciavano, la punta del naso le faceva male, le lacrime sembravano un filo di perle. Lei fece di tutto per fermarlo, ma il suo corpo trasparente attraversò il corpo di Huo Yuancheng.

Le sue urla non poteva sentirle, e il suo tentativo di bloccarlo non poteva vederlo.

Hai vinto tu, Huo Yuancheng hai vinto tu.

Wen Xueqing pianse istericamente.

Lui disse: “In questo mondo, tu Wen Xueqing verserai lacrime per Huo Yuancheng. Sarai disposta a farlo, e lo hai fatto.”

Huo Yuancheng è il giovane leader militare dell’esercito Fengjun temuto in tutte le province del nord, diventato famoso in giovane età per aver ottenuto grandi successi militari. Avrebbe dovuto avere un futuro radioso, ma per lei aveva sopportato l’accusa di infamia che l’aveva portato nell’abisso profondo della morte.

In quel momento la tristezza prese il sopravvento, come se qualcuno la stesse facendo a pezzi. Lui cadde a terra ed il filo di perle buddiste impattò col pavimento di pietra rompendosi in mille pezzi. E l’anima di lei si trasformò in una nuvola di fumo, sparendo.

“Wen Xueqing, non lo vedi che mi piaci davvero? Cosa devo ancora fare per farti stare brava brava accanto a me?”

Vedendo la sua espressione spenta ed indifferente, Huo Yuancheng pizzicò il braccio di Wen Xueqing per forzarla a rispondere. Alla fine, non riuscì a trattenere la sua rabbia e gridò.


[1] Xiangfei fu una famosa concubina di epoca Qing, passata alla storia come concubina Rong, in questo caso il letto Xiangfei indica il letto in legno con baldacchino tipico dell’epoca imperiale cinese

[2] Anticamente in Cina si utilizzava della polvere di conchiglia per ricreare l’effetto del vetro alle finestre

[3] Nome della residenza in cui si svolge il romanzo

[4] Il termine “giovane leader militare” fa riferimento a Zhang Xueliang figlio del generale Zhang Zuolin, viene quindi usato per indicare figli di comandanti militari o giovani leader militari

[5] L’esercito di Fenjun è l’Esercito Rivoluzionario Nazionale di Difesa della frontiera del nord ovest, noto come esercito Feng, originariamente comandato dal generale Zhang Zuolin

[6] Sono le stellette che portavano sul cappello i superiori dell’esercito del nord est di Zhang Zuolin

[7] Letteralmente “abito bandiera” è un abito tradizionale mancese, una lunga veste che poteva essere indossato da uomini e donne, giovani e anziani.


Questa è la mia personale traduzione del primo capitolo dell’opera di Shang Ziyao. Spero sia piaciuta 🙂

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